Villa Capra "La Rotonda"
La villa simbolo dell'architettura palladiana sorge su un poggio all'inizio della Riviera Berica.
Un giardino adorno di statue date a Orazio Marinali circonda la villa che si presenta come un dado con quattro facciate identiche, ognuna con pronao sporgente a sei colonne ioniche sormontato da timpano triangolare con ai vertici statue di Giovanni Battista Albanese. Ogni pronao è preceduto da una scalinata limitata da speroni che sorreggono statue coeve di Lorenzo Rubini.
Un giardino adorno di statue date a Orazio Marinali circonda la villa che si presenta come un dado con quattro facciate identiche, ognuna con pronao sporgente a sei colonne ioniche sormontato da timpano triangolare con ai vertici statue di Giovanni Battista Albanese. Ogni pronao è preceduto da una scalinata limitata da speroni che sorreggono statue coeve di Lorenzo Rubini.
L'edificio è articolato su tre piani: uno terreno, uno nobile, uno sottotetto. Due fasce marcapiano all'altezza della base del pronao e all'altezza dell'architrave dello stesso circondano l'edificio. La pianta del piano nobile è impostata su quattro corridoi che dagli ingressi conducono alla sala circolare centrale a cupola. I quattro corridoi dividono il piano in quattro settori ognuno con una sala rettangolare d'angolo affiancata da un camerino con mezzanino sovrastante e una scala ricavata nello spazio triangolare di risulta dalla sala centrale.
Il cantiere inizia nel 1566 e si protrae per molti anni. A Palladio, morto nel 1580, subentra Vincenzo Scamozzi, cui si devono i rustici e probabilmente il completamento della cupola. Nel 1570-1580 sono decorate con stucchi le sale d'angolo sud, est e ovest da Ottavio Ridolfi, autore anche dei camini eseguiti su probabile disegno di Alessandro Vittoria, cui spettano gli stucchi della sala d'angolo nord e della cupola affrescata da Anselmo Canera.
Canera dipinge anche il soffitto della sala d'angolo est, mentre a Bernardino India è attribuito quello della sala d'angolo nord. A Eliodoro Forbicini sono date le grottesche dei camerini. Tra 1599 e 1600 Alessandro Maganza affresca i soffitti delle sale d'angolo sud e ovest. A fine '600 Louis Dorigny decora le pareti della sala rotonda e dei quattro corridoi.
La cappella, oggi dipendente dalla Villa Valmarana ai Nani, è stata eretta da Girolamo Albanese tra 1655 e 1663.
La cappella, oggi dipendente dalla Villa Valmarana ai Nani, è stata eretta da Girolamo Albanese tra 1655 e 1663.
Committente della villa fu il canonico Paolo Almerico, di nobile famiglia vicentina, impiegato a lungo a Roma presso la corte papale. Nel 1566 Paolo Almerico rientra a Vicenza, vende il palazzo di famiglia e incarica Andrea Palladio della costruzione della villa, invero la residenza suburbana stabile del canonico. Nel 1591, dopo la morte di Paolo Almerico, la proprietà è ceduta ai fratelli Odorico e Marco Capra che imprimono il loro nome sul pronao nord-ovest e lo stemma di famiglia. I Capra mantengono la proprietà fino agli inizi del XIX sec. Dopo alcuni passaggi la Rotonda è stata acquistata nel 1920 dai conti Valmarana ai quali tutt'oggi appartiene.
Joseph Losey nel 1979 ha girato alla Rotonda il "Don Giovanni".
La Villa è Patrimonio dell'UNESCO.