Palazzo Barbaran da Porto
Palazzo Barbaran da PortoPalazzo Barbaran da Porto si trova in contrà Porti, una delle strade più significative di Vicenza, in quanto erede del cardo maximus romano, e sicuramente una delle più rappresentative per la successione di palazzi gotici e rinascimentali. Il committente è Montano Barbaran, che non vuole essere da meno degli altri nobili committenti del Palladio e mette a disposizione dell'architetto un lotto di terreno centralissimo con l'incarico di fondere gli edifici che lo occupano in un palazzo degno delle sue ambizioni. I vincoli sono numerosi, quasi una sfida che viene vinta grazie a una serie di brillanti intuizioni formali e statiche, testimoniate da una progressione di disegni autografi. La prima constatazione è la posizione decentrata dell'atrio, una scelta obbligata dalle circostanze (il cliente acquisisce un ulteriore edificio a progetto avanzato) ma senza che questo pregiudichi la serenità dell'opera. Molto caratteristico è il colpo d'occhio in entrata, con una serie di serliane* suggerite sia dall'esigenza di sostenere il salone soprastante con delle crociere sia di compensare la divergenza dei muri esistenti con impalcati piani. La facciata, su nove campate, vede la successione dell'ordine ionico su bugnato gentile del piano terra e dell'ordine corinzio riccamente festonato del piano nobile, soluzione che maschera al meglio l'eterogeneità dell'impianto preesistente. All'interno la corte è bordata da un maestoso loggiato a doppio ordine, che pare incompiuto ma solo perché limitato nel suo sviluppo dalle adiacenze. Al contrario palazzo Barbaran ha il singolare primato di essere l'unico a Vicenza ad essere stato completato come da progetto. È, tra l'altro, quello che attualmente ha la destinazione d'uso più significativa, quale sede del Cisa (Centro Internazionali Studi di Architettura «Andrea Palladio») e del Museo Palladiano.